Russia 2018: Rafa Marquez nella blacklist degli Stati Uniti.

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Una notizia curiosa, quanto grave se fossero effettivmanente confermate le accuse, giunge direttamente dalla Russia dove si stanno disputando i Mondiali di calcio. Il difensore del Messico Rafa Marquez, diventato il quarto giocatore di sempre a disputare cinque edizioni del Mondiali insieme a Gigi Buffon, Antonio Carbajal e Lothar Matthaus, è finito nella blacklist del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti. L’accusa nei confronti del centrale messicano è di riciclaggio di denaro a favore dei cartelli della droga controllati da Raul Flore Hernandez, ritenuto uno dei più grandi narcotrafficanti del territorio americano.

Ciò comporta una serie di restrizioni che se non rispettate rischierebbero di creare non pochi problemi a Rafa Marquez: il difensore, infatti, non può entrare in contatto con persone, imprese e banche americane. Per questo, quindi, durante gli allenamenti con la nazionale messicana Rafa Marquez indossa una maglia diversa rispetto ai suoi compagni, sponsorizzata dalla Coca-Cola. O ancora, non può bere dalle stesse bottiglie dei suoi compagni se sponsorizzate da brand americani, non può essere nominato “migliore in campo” di una partita del Mondiale perchè il premio è sponsorizzato dalla birra Budweiser di bandiera americana.

Ad inizio mondiale, inoltre, la FIFA aveva vietato ogni tipo di intervista al giocatore messicano per evitare che dietro potessero comparire marchi americani. Successivamente poi ad un intervento della Federazione messicana, in collaborazione con il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti e con la stessa FIFA, è stato concesso a Marquez un permesso a patto che vengano controllate le pubblicità presenti dietro di lui. Ad una conferenza stampa, però, potrà partecipare esclusivamente in assenza di moderatori americani.

A questi problemi con gli sponsor, poi, si sono aggiunti anche quelli dal lato finanziario. Rafa Marquez, infatti, ha dovuto bloccare momentaneamente tutte le attività finanziarie effettuate o legate agli Stati Uniti, rendendo problematico i suo pagamento da parte della Federazione messicana per la partecipazione ai Mondiali di Russia 2018. La soluzione è stata appoggiarsi ad istituti estranei al sistema finanziario americano e pagare il giocatore in euro.

Tramite un portavoce, la Federazione messicana ha commentato così la questione Rafa Marquez: “Prendiamo sul serio le azioni del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti. Abbiamo organizzato nei minimi dettagli ogni operazione nella Coppa del Mondo in modo di non violare le leggi sulke sanzioni statunitensi“.

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