È stata davvero “La Notte del Maestro“. La gara di addio al calcio di Andrea Pirlo, uno dei più grandi giocatori italiani a livello mondiale, non ha solo messo in mostra tanti grandi ex calciatori. Non è stata solo l’occasione per rivedere il bomber Pippo Inzaghi mettere a segno una tripletta e portarsi il pallone a casa come i vecchi tempi; oppure rivedere la classe e l’eleganza di Seedorf e Rui Costa; o ancora le discese sulla fascia di giocatori come Cafù e Serginho che, nonostante la loro veneranda età, sembrerebbero non aver mai smesso di calcare i campi della Serie A; o il talento immenso di Totti e Cassano sempre pronti a disegnare fantastiche traiettorie.
Andrea Pirlo, con la partita disputata il 21 maggio a San Siro, davanti a 48 mila spettatori, si è dimostrato anche un maestro di solidarietà. La somma ricavata da “La Notte del Maestro“, ottenuta tramite la vendita dei biglietti del match e da altre attività presenti in “CharityStars“, è stata interamente devoluta in beneficenza. 214.000 equamente divisi tra la “Fondazione Vialli e Mauro” e “Il Volo di Pietro Onlus“: la prima utilizzerà la propria somma per la costruzione del Centro Clinico Nemo di Brescia per la cura delle persone affette da malattie neuromuscolari come la Sla, Sma e distrofie muscolari. La seconda, invece, destinerà la sua parte del ricavato alla riqualificazione del reparto di Radiologia Pediatrica dell’Ospedale dei Bambini, presso l’Asst Spedali Civili di Brescia, sia per i progetti in corso presso l’orfanotrofio Meru Children’s Home sito in Nkabune, Meru Conty, Kenya.
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