Un progetto interessante è stato concluso nei giorni scorsi da B Solidale Onlus, l’Organizzazione Non -Profit della Lega B (sito ufficiale). Dopo quattro mesi dall’inizio dei lavori, è stato inaugurato il nuovo campo di calcio di Lampedusa. All’inaugurazione erano presenti il Ministro per lo Sport Luca Lotti, il Sindaco di Lampedusa e Linosa Salvatore Martello e il Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio Carlo Tavecchio. Inoltre, hanno partecipato Sergio D’Antoni, Presidente del Comitato Regionale CONI Sicilia, in rappresentanza del Comitato Olimpico e il Sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi, che ha da poco avviato con il Comune di Lampedusa un processo di sinergia e collaborazione.
Il progetto, promosso e coordinato dalla Onlus della Lega B, prende il nome di “The Bridge – Un ponte per Lampedusa“, e prevede oltre alla realizzazione di uno stadio di calcio pubblico, il sostegno alle Associazioni locali per l’organizzazione di attività sportive, sociali, formative, scolastiche e d’integrazione per la durata di cinque anni.
Questa prima parte del progetto ha riguardato la costruzione del campo di calcio, la ristrutturazione degli spogliatoi esistenti e delle recinzioni perimetrali. Un pool di finanziatori, composto da Enel Cuore Onlus, Poste Italiane, Istituto per il Credito Sportivo e l’Associazione Italiana Calciatori (attraverso la sua Onlus), ha reso possibile questo splendido progetto, condividendo si da subito il valore sociale dell’iniziativa.
L’idea di avviare il progetto “The Bridge – Un ponte per Lampedusa” nasce dalla volontà di porre attenzione e mostrare la propria vicinanza ad una straordinaria comunità di italiani che si impegna giorno per giorno nella missione, assegnatagli casualmente dalla geografia e dalla storia, di salvare, assistere e accogliere i ragazzi immigrati.
L’obiettivo del progetto è quello di trasformare questo stadio nel principale centro di aggregazione dell’isola, permettendo ai giovani delle squadre di calcio locali, agli studenti di qualsiasi livello scolastico e agli immigrati ospiti del centro di accoglienza di usufruire di una serie di opportunità sportive, di percorsi formativi e di integrazione.
Lo stadio è stato costruito, ovviamente, con un occhio particolare alla sostenibilità: sono stati utilizzati, infatti, strumenti tecnologici all’avanguardia per rendere l’impianto efficiente dal punto di vista energetico, gestionale e manutentivo. L’erba utilizzata è un mix di erba naturale e sintetica, con l’innesto di una tecnologia che permette di impiegare l’acqua salmastra per l’irrigazione del campo, senza intaccare le riserve idriche dell’isola.
La seconda parte del progetto “The Bridge – Un ponte per Lampedusa” prevede una serie di lavori riguardanti l’illuminazione, la tribuna coperta, uno spogliatoio aggiuntivo, la sistemazione dell’area esterna e l’impianto fotovoltaico.
Quest’ultimo, produrrà più energia rispetto al fabbisogno dello stadio, cosicché l’energia in eccesso potrà essere redistribuita al territorio ( es: illuminazione pubblica, strutture comunali, ecc.) Anche l’impianto termico adotterà un sistema sostenibile utilizzando, infatti, la tecnologia solare.
Il modello energetico dello stadio rappresenterà il primo modulo energetico dell’isola.
Foto: bsolidale.it
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